È iniziato tutto con una chitarra acustica scartata sotto l’albero di Natale e qualche ora di lezione ai bambini durante gli studi di ingegneria. All’elettrica e all’effettistica Matteo Spiro si avvicina durante l’adolescenza, quegli anni feroci e difficili per chiunque in cui scopre le mille potenzialità dello strumento. Spinto dalla curiosità, intraprende un percorso di studi in elettronica – scolastico prima universitario poi, lavora bene sul territorio, sperimenta in prima persona nuovi progetti e customizzazioni durante i live e l’attività didattica. Matteo Spiro è un tecnico preparato, un progettista creativo, uno straordinario consulente riguardo al mondo della chitarra che conosce alla perfezione, pur continuando a studiare nuove idee e soluzioni. Il suo atteggiamento franco e disponibile, la sua umiltà e la buona capacità di semplificare e veicolare contenuti fanno di lui un docente da cui si può imparare molto, e non soltanto a proposito di amplificazioni, effettistica e liuteria, che attraverso la sua preparazione e conoscenza non avranno più segreti, ma anche su quanto la buona musica sia innanzitutto un buon suono, da ascoltare e ricordare. La sua canzone preferita è Little Wing: una poesia che lascia infinito spazio all’interpretazione e alla fantasia.

La musica, per Matteo Spiro, è… “Una scuola di vita”.

“Se hai conosciuto la musica, non puoi più allontanartene. Puoi staccarti per un periodo, ma stai sicuro che prima o poi tornerà a far parte della tua vita. È l’unica droga che vorrei tutti conoscessero. Come nella vita, anche nella musica ci sono alti e bassi. Nei momenti bui, non mollare: anche se sembra che i risultati o i miglioramenti non arrivino, la tua tenacia, quella che ti permetterà di essere ancora in corsa, sarà un allenamento per crescere come persona, oltre che musicista. Non tutti possiamo essere Jimi Hendrix, Joe Satriani o Robben Ford, anche se studiamo diciotto ore al giorno. Ciò non toglie che possiamo fare comunque la differenza. Non sottovalutare la gioia che puoi provare nel suonare dopo anni, anziché mesi, un brano che ti era parso assolutamente impossibile. Non sottovalutare la gioia che puoi dare a chi mai avrebbe pensato di vederti su un palco a suonare.”

Matteo Spiro